Vsl studia l’ipotesi private debt, mentre si prepara a chiudere l’anno con 10 mln di utile





Venice Shipping and Logistics nei prossimi mesi deciderà se imprimere una nuova direzione alla propria attività oppure continuare nella stessa direzione seguita sino a oggi. Secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, per il veicolo di investimento specializzato nel settore navale e guidato da Massimo Maré e Fabrizio Vettosi al vaglio ci sono infatti due opzioni. La prima ipotesi è semplicemente quella di allungare la scadenza della società oggi fissata al 2022 e trasformarla in una cosiddetta “evergreen”, per continuare a fare lo stesso tipo di investimenti di private equity nel settore shipping. In questo caso si dovrà ricorrere a un aumento di capitale che potrà essere ampliato eventualmente a nuovi azionisti oltre a quelli attuali (Palladio Finanziaria, D’Amico e Vega Finanziaria) e a nuovi titolari di strumenti partecipativi del capitale oltre a quelli attuali (Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, Gianni Tamburi; gli armatori Giuseppe D’Amato, Enrico Bogazzi, Stefano Telesio, Alcide Rosina, e la famiglia Costa; e gli imprenditori Maurizio Flammini e Roberto Martone). L’ipotesi alternativa è invece quella di lanciare un’iniziativa di investimento nel private debt dedicato allo shipping, anche perché in futuro l’esposizione delle banche al settore è destinata a ridursi in maniera importante, almeno se le nuove norme di Basilea 4 non verranno modificate in maniera importante.

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Pubblicato il: 8 Novembre 2016

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