Mutatis Orfinis – di Marco Travaglio





Da tempo sosteniamo che Matteo Orfini sta a Matteo Renzi come Molotov stava a Stalin. E non perché abbia il phisique du rhole del gerarca sovietico, anzi: per restare in tema, don Camillo l’avrebbe chiamato “quella mezza porzione di prete”, tanto è minuto ed esangue. No, il parallelo con Molotov, ovviamente in sedicesimo, nasce osservando come lo tratta Renzi e a quali figure barbine lo espone. Pare che il premier-segretario si diverta ad aspettare che parli il presidente, per poi fare l’esatto contrario: così tutti pensano che il Matteo Minor sia l’unico presidente di partito che ignora quel che fa il suo partito. Come se non ne fosse il numero 2, ma un pelo superfluo.

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Pubblicato il: 3 Maggio 2016

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