L’interessante caso di Manuel Valls





Coloro che si lamentano dello squallore di certi rappresentanti politici nostrani troveranno forse una qualche consolazione guardando Oltralpe.Di solito succede il contrario, sono i francesi, più in particolare i politici francesi, soprattutto quando vogliono far passare qualche provvedimento indigesto, a dire: “di che vi lamentate, guardate cosa succede in Italia”. Ma una volta tanto tocca a noi.L’occasione è offerta da Manuel Valls – noto in Italia per la camicia bianca indossata insieme ad altri paladini della modernità -, quello che al giornalista che gli chiedeva se si considerasse di sinistra rispose che era da vent’anni che gli facevano la stessa domanda. Non riflettendo, evidentemente, che se gli continuavano a fare la stessa domanda, era forse perché la sua risposta risultava tutt’altro che convincente.Valls, dunque – che non si sa come è riuscito pure a fare il premier, ma del resto non si capisce nemmeno come Hollande sia riuscito a fare il presidente -, all’indomani dell’elezione di Macron ha vinto la medaglia d’oro nella specialità del salto sul carro del vincitore, dichiarando che lui si sarebbe candidato con il movimento del neopresidente perché i partiti tradizionali sono morti.Valls aveva partecipato alle primarie del partito socialista, accettando di sostenere, come succede in tutte le primarie, il vincitore. Solo che dopo la vittoria di Hamon, aveva dichiarato che avrebbe votato per Macron, come del resto Hollande, che attraverso il partito socialista era diventato presidente.Oggi Valls riceve “dattero per fico”, per usare l’espressione che Dante utilizza nel XXXIII canto dell’Inferno, proprio dove si parla di traditori della patria e del partito

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Pubblicato il: 11 Maggio 2017

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