L’insosteniblie leggerezza delle cannucce di plastica





Vi sembrerà strano ma uno degli oggetti più inquinanti in assoluto sul pianeta è la cannuccia di plastica che adoperiamo nei nostri drink e bevande. Solo negli stati uniti se ne consumano mezzo milione al giorno, se consideriamo tutto il pianeta sitiamo parlando di cifre esorbitanti che superano gli 8 miliardi di pezzi giornalieri. Quello che sembra un innocuo ed irrilevante strumento per aiutarci a sorseggiare le nostre bevande, è in realtà un oggetto altamente inquinante perché oltre ad essere evidentemente un prodotto derivato dal petrolio, non può nemmeno essere riciclato perché è fabbricato utilizzando plastiche di scarsa qualità (polipropilene). Una cannuccia, una volta esaurito il proprio compito che dura mediamente una decina di minuti, rimane in circolo nell’ambiente per un periodo superiore ai 500 anni e questo capite non è proprio quello che si intende per oggetto ecosostenibile. Certo possiamo fare quasi tutti a meno delle cannucce di plastica ma in realtà ad alcune persone serve veramente, pensiamo ai disabili ad esempio, per molti di loro la cannuccia è uno strumento essenziale e non un ammennicolo irrilevante e con funzione meramente estetica come per la maggior parte di noi, parliamoci chiaro non è che a casa usate la cannuccia, eppure bevete lo stesso! Comunque, per venire incontro alle esigenze di chi della cannuccia non può farne a meno, siano essi disabili o no, esistono cannucce in diversi materiali assolutamente sostenibili, le bellissime cannucce in bamboo, quelle monouso fatte di carta, ancora meglio quelle in acciaio inossidabile o in vetro che possono essere riutilizzate all’infinito

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Pubblicato il: 26 Aprile 2018

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