Le lavoratrici degli appalti scolastici scrivono ai genitori





Lettera aperta della lavoratrici degli appalti scolastici. Viene distribuita da oggi tra i genitori che accompagnano i figli a scuola. “Contrariamente a quanto avviene per tutto il restante personale scolastico – si legge nel volantino – per noi si prospetta un’altra estate senza alcun reddito. Mentre tutti i lavoratori che sono involontariamente senza lavoro ricevono l’indennità di disoccupazione, le lavoratrici degli appalti scolastici non ricevono né la disoccupazione né gli assegni famigliari”. Solo nelle scuole della città ce ne sono più 500: 230 si occupano di assistenza alla persona (lavoratrici diplomate o laureate in ambito pedagogico/educativo/sociale che svolgono attività di assistenza e di inserimento per alunni con deficit psico-fisici), 120 assicurano le pulizie e le attività ausiliarie, 180 si occupano della ristorazione; nell’intera provincia sono quasi 2.000 lavoratrici. “Questi servizi indispensabili per le famiglie e per funzionalità delle scuole italiane – continua il documento – sono stati nel corso degli anni appaltati dalle amministrazioni comunali e statali ad aziende e cooperative senza alcun riguardo per le condizioni di vengono svolte da lavoratrici.

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Pubblicato il: 11 Maggio 2018

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