La lettera al Corriere di Di Maio e le basi mancanti di una cultura politica.





di Paolo Cirino Pomicino. L’arroganza, come ci insegna la storia della umanità, cammina sempre con l’ignoranza, la sua sorella gemella, e la lunga lettera di Di Maio al Corriere lo dimostra in maniera quasi scolastica.In quella lettera il “Capo politico” dei cinque stelle fa un appello al PD che comincia con una crassa bugia, e cioè la coerenza tra ciò che il suo movimento ha detto in campagna elettorale e ciò che ha detto subito dopo il 4 marzo. Una bugia talmente scoperta da far sorridere dinanzi ad un’arroganza di chi ritiene che quanti leggono abbiano l’anello al naso. Tanto per fare subito un esempio della “coerenza” del movimento, il Capo politico fa finta di dimenticare che lo scorso anno il gruppo parlamentare 5 stelle fece propria una proposta di iniziativa popolare in cui si diceva che l’Italia doveva uscire dalla NATO costringendo la commissione Esteri della Camera a votarla respingendola naturalmente e a trasferirla poi in aula dove si fermò.

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Pubblicato il: 3 Maggio 2018

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