Roma. Riempire una piazza, poi due, poi tre, vedere che l’idea si propaga con il passaparola virtuale, attraverso poche parole d’ordine. Sentire la pressione mediatica, raggiungere il picco di attenzione, cadere in qualche errore, rappattumare l’errore, riscendere in piazza e decidere di “vedersi tu
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