
Quella di oggi è una giornata di mobilitazione nazionale per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari che nella nostra provincia conta circa 1.200 i dipendenti. Protestano per il mancato rinnovo del contratto scaduto a dicembre 2015 e per un atteggiamento delle associazioni dei datori di lavoro che puntano a ridurre diritti e garanzie. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno organizzato una manifestazione a Roma che vede la presenza anche di una delegazione di guardie giurate bresciane. Le imprese vorrebbero l’estensione a 45 ore dell’orario normale di lavoro per le guardie impiegate nei servizi di vigilanza fissa, mano libera sul part-time, la riduzione del periodo di comporto utile ai fini della conservazione del posto di lavoro, la compressione delle modalità di fruizione dei permessi della legge 104/92 e il superamento della copertura economica dei primi tre giorni di assenza per malattia. “Sono pretese – spiegano i rappresentanti dei lavoratori in una nota nazionale – che farebbero retrocedere di decenni le condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.
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