A un anno esatto dalla sua uscita da palazzo Chigi presidente Gentiloni, siamo ai titoli di coda del film gialloverde? Mettete in conto che si voti a settembre? «L’anno che abbiamo alle spalle è stato bruttissimo. Crescita zero, spread greco, aumento della pressione fiscale e della disoccupazione, grandi opere ferme, solitudine in Europa, perdita di influenza in Libia. Il governo sembra perennemente sull’orlo di una crisi di nervi ed è quindi possibile che si vada al voto. Questo equilibrio instabile potrebbe reggere per qualche mese o anche incepparsi nel giro di poche settimane».
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