Gentiloni: “Cari sonnambuli, svegliatevi”





Paolo Gentiloni è un uomo misurato e probabilmente non riassumerebbe mai il suo pensiero nel modo grezzo con cui lo stiamo per fare noi. Ma dopo un’ora di conversazione a Roma, nel suo ufficio a due passi da via del Corso, la sintesi forse più efficace per mettere a fuoco una delle molte preoccupazioni relative alla complicata fase politica che sta vivendo l’Italia potrebbe coincidere con la famosa espressione utilizzata da Lenin per descrivere quegli occidentali che sostenevano le sorti dell’Unione sovietica: gli utili idioti. Utili idioti, naturalmente, è un’espressione che l’ex presidente del Consiglio non utilizza mai. Ma dietro a quel “sonnambuli” ripetuto più volte al suo interlocutore c’è la preoccupazione di chi si rende conto che un pezzo importante della classe dirigente italiana sta sottovalutando i rischi dell’essere governati da un esecutivo populista che nel giro di un anno ha deviato il percorso dell’Italia sul binario morto della decrescita, della sfiducia, della paura, dell’isolamento, della cultura del sospetto

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Pubblicato il: 10 Maggio 2019

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