Elogio malandrino di un improbabile e improvviso uomo di stato: Luigi Di Maio





Giggino Di Maio mi annoia, non lo guardo, non lo leggo, non lo seguo tranne che per l’essenziale, ho condiviso stupore e stordimento per il suo successo, ira per il governo del contratto, per il reddito di pigranza, e sempre l’ho considerato con un non commendevole ma sentito sussiego, il bibitaro,

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Pubblicato il: 13 Dicembre 2019

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