Come tantissimi italiani, anche io ho ricordi nitidi della morte di Enrico Berlinguer. Ero con la folla che accompagnò il corteo funebre fino a San Giovanni, tra fiori e lacrime. Come militante della Fgci, portavo una delle tante corone… Per ognuno di noi, come ha scritto Natalia Ginzburg, la morte di Berlinguer fu “una disgrazia personale, una perdita personale” Per ognuno di noi, come ha scritto Natalia Ginzburg, la morte di Berlinguer fu “una disgrazia personale, una perdita personale”. Quali sono le ragioni di un moto di affetto così vibrante, e per tanti di noi ancora così persistente, dopo trentacinque anni? Cercare risposte a questa domanda porta dalla memoria individuale in una dimensione collettiva e politica che riguarda il nostro tempo e tutti coloro che credono – ancora – nella forza e nella necessità della lotta democratica. Per rispondere, prima di tutto, bisogna liberarsi dalla morsa tra apologia e dimenticanza.
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