Come funzionano gli aumenti dei Metalmeccanici con l’inflazione?





Il rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2016-2019 ha introdotto un’importante novità legata alla retribuzione che ora prevede una rivalutazione annua sulla base dell’inflazione reale calcolata dall’Istat.I lavoratori quindi non avranno in busta paga l’aumento a gennaio ma a giugno, cioè dopo che l’Istituto di Statistica ha pubblicato a maggio il valore dell’anno precedente.In molti hanno letto sui siti dei quotidiani la somma che fa arrivare l’aumento retributivo mensile con questo nuovo contratto a 92 euro. E’ bene essere molto cauti nel pubblicare questi valori: sicuramente questo è un buon rinnovo ma pubblicizzare cifre così alte è errato, soprattutto senza dettagli.Vediamo nello specifico a come si è arrivati a quella cifra:se prendiamo la stima dell’inflazione Istat, gli incrementi retributivi in busta paga per il triennio di riferimento sono di circa 51 euro lordi, da dividere in tre tranche erogate a giugno 2017, 2018 e 2019. Questo dato è valido nel caso che il costo della vita salga del 2,7% in tre annioltre a questo valore, l’unico che il lavoratore vedrà realmente in busta paga, ci sono anche altri elementi previsti dal contratto:aumenta il contributo della previdenza integrativa: +7,5 euro al mese (273 euro in tre anni)contribuzione aziendale per la sanità integrativa: +13 euro al mese (468 euro in tre anni)introduzione di piani di welfare con benefit detassati: +12,5 euro al mese (450 euro in tre anni)sostegno alla formazione continua: +7,69 euro al mese (300 euro in tre anni) Quindi, come già detto poco sopra, tutti questi elementi elencati sono certamente un valore positivo per il lavoratore metalmeccanico ma il percepito di tutti i giorni sarà diverso. Ciò che si vedrà in busta paga a partire dal giugno del prossimo anno saranno poco meno di 20 euro lordi medi di aumento mensile, che molto probabilmente saranno circa 10 euro lordi per il giugno 2017.

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Pubblicato il: 1 Dicembre 2016

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