
Botticelli Inferno è debole sotto molti punti di vista. Ammiccante, ha sempre un occhio, mistico e superficiale, che guarda al filone del “misterioso” Rinascimento italiano (vedi Inferno, Il Codice da Vinci e la seconda saga videoludica di Assassin’s Creed). La regia di Ralph Loop indugia molto su paesaggi e scorci. La buona fotografia li rende certo suggestivi, ma uniti a un montaggio e una sceneggiatura che richiamano più una puntata di Mistero che un’approfondita ricerca storico-artistica, alla fine risultano soltanto una graziosa velleità. Botticelli Inferno – dietrologie e selfie Si parte con una (supposta) voce narrante in prima persona. È un fittizio Sandro Botticelli
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