Banca d’Italia pubblica le attese Disposizioni in tema di social lending





L’attività di Peer-to-Peer lending (o P-2P lending) è da ieri pienamente riconosciuta in Italia. Banca d’Italia ha infatti pubblicato le attese  nuove Disposizioni in materia di raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche, che comprendono una sezione (la IX) completamente dedicata al social lending e quindi alle piattaforme web che intermediano denaro erogato da investitori privati e istituzionali a prenditori privati o a imprese. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che la nuova normativa entrerà in vigore il 1° gennaio 2017. Il testo definitivo è sostanzialmente in linea con quello licenziato alla fine dello scorso gennaio al termine della consultazione con gli addetti ai lavori (si veda altro articolo di BeBeez e il Report di BeBeez sul fintech). Banca d’Italia definisce il social lending (o lending based crowdfunding) come “uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto” e chiarisce comunque  che “l’operatività dei gestori dei portali on-line che svolgono attività di social lending (di seguito, ‘gestori’) e di coloro che prestano o raccolgono fondi tramite i suddetti portali (di seguito, rispettivamente, ‘finanziatori’ e ‘prenditori’) è consentita nel rispetto delle norme che regolano le attività riservate dalla legge a particolari categorie di soggetti (ad esempio, attività bancaria, raccolta del risparmio presso il pubblico, concessione di credito nei confronti del pubblico, mediazione creditizia, prestazione dei servizi di pagamento)”.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:








Continua

Pubblicato il: 11 Novembre 2016

Potrebbero interessarti anche»