AOGOI: un ospedale a misura di donna, per prevenire aborti ripetuti





In Italia il 27% delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) è effettuato da donne con precedente esperienza abortiva. La causa può essere ricondotta all’adozione di un metodo contraccettivo inappropriato o all’inadeguatezza del counselling ricevuto in occasione del precedente aborto, ma il dato è comunque allarmante. Queste osservazioni hanno spinto AOGOI a dare vita a due indagini osservazionali che diano una fotografia di come gli ospedali italiani gestiscano le IVG e di come le donne percepiscano il percorso di counselling che viene loro proposto. Il nostro obiettivo finale è di creare nei centri che praticano la IVG un percorso a misura di donna, sensibilizzando gli operatori sull’importanza di garantire la dovuta attenzione alla contraccezione post-IVG offrendo alle donne un adeguato counselling dopo l’intervento”, – ha detto Vito Trojano, Presidente Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI). . La prima analisi, in corso di completamento, è stata condotta nei più importanti ospedali italiani in cui è praticata l’interruzione volontaria di gravidanza

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Pubblicato il: 5 Novembre 2016

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