“È grave che il ministro Salvini abbia annunciato con orgoglio la sua non partecipazione alle celebrazioni della Festa della Liberazione. E ancor più grave l’equidistanza dichiarata tra antifascismo e fascismo. Andrebbe ricordato che, in qualità di ministro, sarebbe obbligatorio per lui omaggiare quella giornata, che rappresenta l’unità degli italiani di fronte all’orrore della dittatura, alla guerra e all’olocausto. Da ministro, Salvini ha giurato sulla Costituzione che nasce da quella vittoria che scaturì da quella straordinaria lotta.
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