AUGURI FIDEL CASTRO





ACCETTA I NOSTRI AUGURI FIDEL…ED UNA PICCOLA CRITICA…In occasione del novantesimo anniversario della nascita del compagno Fidel Castro, si impone una riflessione all’altezza del tempo trascorso, quindi di carattere storico e non retorico.Dopo aver letteralmente liberato il popolo cubano da dittatori, mafiosi, magnaccia e biscazzieri, il grande leader marxista-leninista si pose all’opera costruendo il miglior socialismo possibile per l’epoca, fatta eccezione forse per il socialismo iugoslavo. Su questo non ci sono dubbi, lo sviluppo scientifico del marxismo dell’epoca gli offriva soltanto una teoria della Praxis, che era poi un pragmatico miscuglio di realismo leniniano e rude imposizione stalinista.Nonostante l’embargo, le minacce, i boicottaggi e gli attacchi terroristici condotti dagli Usa nelle acque territoriali e sulle coste cubane, Fidel seppe tenere fermo il timone e sinceramente non si vede in che modo avrebbe potuto fare meglio.Il socialismo cubano non solo non si è mai macchiato dei crimini orrendi verificatisi in Unione Sovietica, ed in altri paesi del cosiddetto socialismo reale, ma addirittura è riuscito nel tempo ad onorare la propria missione di strumento umanitario, ed a garantire tutti quei diritti e bisogni fondamentali per l’esistenza dignitosa di un popolo. Ma il socialismo non è soltanto uno strumento umanitario, è anche uno strumento di liberazione e di emancipazione.Comunque, nonostante i problemi dell’isolamento, l’assistenza sanitaria è stata ed è di gran lunga la migliore del continente americano, e forse del mondo, persino superiore a quella statunitense se pensiamo che l’estensione della massima qualità di cura è negli Usa dipendente dal tipo di assicurazione stipulata, e dal premio annuale versato, mentre a Cuba l’assistenza sanitaria è indipendente da qualsiasi fattore estraneo al dovere di curare un essere umano bisognoso di essere curato.Però, ho vissuto abbastanza tempo a Cuba per capire che anche se il socialismo cubano di Fidel garantiva i fondamentali a tutti (un tempo si diceva dalla culla alla tomba), possedeva però limiti non trascurabili, che sono quelli di ogni socialismo fin qui realizzato: il costituirsi come capitalismo di Stato fortemente centralizzato, decisionista dall’alto ed incapace di ascoltare “i desideri” del popolo.Oggi molto è cambiato con Raoul, ma la peculiarità più detestabile del socialismo di Fidel potrebbe essere sintetizzata in questa osservazione: come si poteva tollerare la libertà di prostituirsi, anche per i minori, e vietare tutte le altre libertà?

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Pubblicato il: 25 Agosto 2016

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